Il tufo (calcarenite) era la materia prima dalla quale lo scalpellino otteneva manufatti diversi: acquasantiere, mortai, abbeveratoi, trogoli…
Utilizzava una pietra più dura, il mazzaro, per realizzare macine per il grano e il farro.
I suoi attrezzi erano limitati e rudimentali: uno scalpello, un martello e dei caratteristici raschietti di ferro.
Non erano rari maufatti pregevoli in marmo (colonne, pietre ornamentali…) destinati alle chiese e ai palazzi signorili.