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Sala da barba

Il barbiere, in passato, era un tuttofare.

Si occupava della rasatura e della vestizione dei morti; effettuava salassi (per mezzo delle sanguisughe), impacchi, iniezioni; indicava rimedi contro il mal di gola, di pancia, di orecchi; cavava i denti.

La sua vera attività gli consentiva uno scarso guadagno che egli arrotondava sostituendo figure sociali inesistenti o troppo costose: in ciò trovava equivalenti nel fabbro-maniscalco (era anche veterinario) e nel sellaio (spesso si sostituiva al sarto).

Buon intrattenitore, allegro, spregiudicato ed accomodante: una vera banca dati delle cronache del paese (pettegolezzi, scandali, infedeltà coniugali) che, durante le narrazioni venivano progressivamente ingigantite e distorte.

Tra una prestazione e l’altra suonava la chitarra o, più spesso, il mandolino.

Amante di balli e tavolate, galante e borioso, amico di tutti e di nessuno: se, per caso, risultava anche piacente, il numero delle donne amate superava di gran lunga quello dei tagli di barba eseguiti nell’accogliente ‘salone’.

Sala da barba15

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